cacao dominicano

Il cacao dominicano anche a Vicoforte da Silvio Bessone

Il cacao della Repubblica Dominicana è tra i migliori al mondo. Parola di Silvio Bessone, tecnologo ed esperto in produzione del cioccolato, consulente internazionale per progetti solidali ed eco-compatibili in diversi Paesi del mondo. Ho conosciuto il suo cioccolato all’ExpoMilano 2015 (La cucina dominicana a Expo Milano 2015), non pensavo esistesse la tavoletta di cioccolato della Repubblica Dominicana. E invece esiste. Ed è prodotta da Silvio Bessone nella sua Fabbrica del cioccolato nel Santuario di Vicoforte, in provincia di Cuneo.

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fare impresa in Repubblica Dominicana

Fare impresa in Repubblica Dominicana in una settimana!

Un viaggio in Repubblica Dominicana non per fare una vacanza, prendere il sole o rilassarsi sotto le palme, ma per concretizzare il proprio piano B, ovvero una nuova vita oltreoceano. È l’innovativa iniziativa messa a punto da Bca, Business in Centro America, che dà l’opportunità di fare impresa in Repubblica Dominicana in una settimana, facendo conoscere, a chi desidera investire e/o trasferirsi nel Paese, la Repubblica Dominicana dal punto di vista imprenditoriale, legale, burocratico, commerciale trasformando in realtà e in pochi giorni il progetto che si vuole realizzare (per approfondire Perché la Repubblica Dominicana è un Paese in crescita).

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Rotolo di cacao

Rotolo di cacao dominicano

Questo rotolo di cacao dominicano è un ottimo antidepressivo! Grazie al cacao di Santo Domingo (leggi anche Il cacao dominicano alla fiera del cioccolato di Milano) e alla mamajuana, il tipico liquore dominicano fatto di rum, radici e miele, che viene aggiunta (facoltativa). Io ho usato il cacao di Santo Domingo, perché a casa mia ci sono tanti prodotti dominicani, fino a esaurimento, ovviamente. In alternativa, puoi usare altro ottimo cacao. Ecco la ricetta per fare un rotolo al cioccolato!

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ecoturismo a barahona percorrendo un sentiero

Ecoturismo a Barahona: altri nuovi percorsi naturalistici

La Repubblica Dominicana, secondo i dati emersi durante la Bit, Borsa internazionale del turismo, che si è tenuta a Rho Fiera Milano dall’11 al 13 febbraio, è tra le destinazioni più richieste dai viaggiatori e anche per i viaggi di nozze. Ma che in Repubblica Dominicana si vada solo per il mare, le spiagge, il sole, le palme, il divertimento non è vero. Per esempio, si va anche per l’ecoturismo nella provincia di Barahona, la parte sud occidentale della Repubblica Dominicana che ha aperto ai visitatori nuovi percorsi naturalistici. Un turismo non di massa che piano piano inizia a essere richiesto da viaggiatori di nicchia che desiderano andare alla scoperta del variegato patrimonio naturalistico dell’isola del sorriso.

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lavorare in e con la repubblica dominicana

Vieni a lavorare in e con la Repubblica Dominicana!

Bagno di folla proveniente da tutta Italia all’ultimo workshop, gratuito, “To do business in Dominican Republic” (lavorare in e con la Repubblica Dominicana), che si è tenuto lo scorso 28 gennaio al Centro Direzionale di via Copernico 38, dedicato appunto a chi vuole trasferirsi e/o investire in Repubblica Dominicana o intraprendere, come me, l’attività di Advisor per l’isola del sorriso. L’evento è stato organizzato da Cosimo Cannizzo, imprenditore in Italia e all’estero, funzionario della Camera di Commercio Italia Repubblica Dominicana (Ccird), e in collaborazione con Confapi, Confederazione italiana della piccola e media industria privata, di Milano, e Parteattiva, Associazione delle partite iva. “I momenti difficili – spiega Cannizzo – sono i più belli e profittevoli se si ha la giusta chiave di lettura. La Repubblica Dominicana non è la soluzione, è una soluzione. L’internazionalizzazione è la sfida che le aziende italiane si preparano ad affrontare”.

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5 consigli per vivere a santo domingo

5 consigli per vivere a Santo Domingo

L’altra sera, parlando con un imprenditore italiano che costruisce case in Repubblica Dominicana, è emerso un concetto che condivido in pieno: esportare e imporre la cultura italiana in quest’isola è sbagliato. Anche perché altrimenti tanto vale rimanere in Italia. Civilizzare un Paese non vuole dire renderlo a immagine e somiglianza dell’Italia. Credo che una delle cose più belle e performanti del vivere all’estero sia proprio quello di apprendere i lati positivi di una cultura diversa. E anche quella dominicana, checchesenedica, ne ha. Viaggiare e vivere bene con la mente e fisicamente è importante. Ecco allora  5 consigli per viaggiare “leggeri” tratti dal  libro di Beppe Severgnini “La vita è un viaggio” edito da Rizzoli (lo trovi su Il Libraccio) che sono anche 5 consigli per vivere a Santo Domingo.

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Caraibi: 3 case in vendita a Bayahibe

Caraibi: 3 case in vendita a Bayahibe Nueva

Molti  mi scrivono che vogliono trasferirsi a Santo Domingo e mi chiedono che lavoro possono fare (per approfondire Che lavoro si può fare a Santo Domingo). Rispondo quasi sempre che non solo l’Italia è in una fase di cambiamento, ma tutto il mondo. Ora si lavora prevalentemente con e su internet. Anche se ti trovi su sabbia corallina in mezzo alle palme e sotto il sole. Dall’e-commerce, ai siti di viaggi, ai blog, a varie piattaforme per creare business. Sinceramente mi chiedo perché uno dovrebbe aprire una attività ai Caraibi e pagare fino a 1.500 dollari di affitto, nei luoghi turistici. Non si fa nemmeno più in Italia. Anche ai Caraibi l’on line va alla grande. Oppure si investe nel mattone e si lavora con esso, quindi ecco 3 case in vendita a Bayahibe Nueva.

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dominicani

Imparare dai dominicani a fare networking!

L’altro giorno ero alla formazione di Forever Living tenuta da Salvatore Solarino al quale rubo questa frase: “Noi italiani pensiamo che la vita sia un parcheggio con un posto solo, e quindi sgomitiamo ininterrottamente per accaparrarci questo posto, quando è si un parcheggio ma con posto per tutti”. A Santo Domingo dove ho vissuto per un anno intero dai dominicani ho imparato questo: la collaborazione. Là tutti collaborano, si aiutano tra di loro, ma non fanno nulla gratis. Se un dominicano, per esempio, porta il gruppo di turisti cui ha fatto un’escursione in un ristorante, riceverà la cosiddetta propina, cioè la commissione, da parte del ristoratore. Logico, matematico: il dominicano guadagna e il ristoratore pure. Come dico sempre una mano lava l’altra e tutte e due lavano la faccia. Ti faccio un esempio concreto. Sai quante volte ho mandato clienti a parrucchiere, estetiste, negozianti vari? E in cambio non ho avuto nemmeno un cioccolatino. Logico, matematico che clienti non ne ho più mandati a nessuno e abbiamo perso in due. I dominicani sono grandi mercenari, trafficoni, ma tant’è che lavorano tutti, perché appunto guadagno io guadagni tu. Dalla crisi si esce con la collaborazione, non sgomitando.

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3 cose da sapere per trasferirsi all'estero

3 cose da sapere per trasferirsi all’estero

L’altra sera una mia cara amica veterinaria mi ha chiesto dove doveva informarsi per sapere se la sua laurea in veterinaria, conseguita in Itala, è riconosciuta all’estero, in particolare in Egitto. Vorrebbe cambiare vita, vivere sotto il sole tutto l’anno, ovvero trasferirsi sul mar Rosso, in Egitto, e continuare a fare la veterinaria pagando meno tasse. I titoli universitari italiani sono in genere riconosciuti solo in patria. All’estero valgono poco se non nulla, ovvero vanno integrati ancora con altri esami. Poi ci sono paesi come Santo Domingo dove puoi insegnare italiano a scuola senza avere la laurea, ma questo è  un altro discorso… Se hai desiderio prima o poi di trasferirti e lavorare all’estero gioca d’anticipo. Ecco 3 cose da sapere per trasferirsi all’estero: impara l’inglese e la lingua locale, cerca prima lavoro e se studi considera l’opportunità dell’Università Niccolò Cusano, con sede in Italia e a Londra, che rilascia un titolo di laurea riconosciuto sia in Italia sia nel Regno Unito.

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