Bagno di folla proveniente da tutta Italia all’ultimo workshop, gratuito, “To do business in Dominican Republic” (lavorare in e con la Repubblica Dominicana), che si è tenuto lo scorso 28 gennaio al Centro Direzionale di via Copernico 38, dedicato appunto a chi vuole trasferirsi e/o investire in Repubblica Dominicana o intraprendere, come me, l’attività di Advisor per l’isola del sorriso. L’evento è stato organizzato da Cosimo Cannizzo, imprenditore in Italia e all’estero, funzionario della Camera di Commercio Italia Repubblica Dominicana (Ccird), e in collaborazione con Confapi, Confederazione italiana della piccola e media industria privata, di Milano, e Parteattiva, Associazione delle partite iva. “I momenti difficili – spiega Cannizzo – sono i più belli e profittevoli se si ha la giusta chiave di lettura. La Repubblica Dominicana non è la soluzione, è una soluzione. L’internazionalizzazione è la sfida che le aziende italiane si preparano ad affrontare”.
L’altra sera una mia cara amica veterinaria mi ha chiesto dove doveva informarsi per sapere se la sua laurea in veterinaria, conseguita in Itala, è riconosciuta all’estero, in particolare in Egitto. Vorrebbe cambiare vita, vivere sotto il sole tutto l’anno, ovvero trasferirsi sul mar Rosso, in Egitto, e continuare a fare la veterinaria pagando meno tasse. I titoli universitari italiani sono in genere riconosciuti solo in patria. All’estero valgono poco se non nulla, ovvero vanno integrati ancora con altri esami. Poi ci sono paesi come Santo Domingo dove puoi insegnare italiano a scuola senza avere la laurea, ma questo è un altro discorso… Se hai desiderio prima o poi di trasferirti e lavorare all’estero gioca d’anticipo. Ecco 3 cose da sapere per trasferirsi all’estero: impara l’inglese e la lingua locale, cerca prima lavoro e se studi considera l’opportunità dell’Università Niccolò Cusano, con sede in Italia e a Londra, che rilascia un titolo di laurea riconosciuto sia in Italia sia nel Regno Unito.
La chiusura dell’Ambasciata italiana in Repubblica Dominicana ha causato un ginepraio. Mille voci, diverse informazioni, vere e false, ma tant’è: gli italiani che vivono nell’isola caraibica, residenti e non, e i cittadini dominicani che devono richiedere il visto per l’Italia non sanno più come muoversi, abbandonati a se stessi. Presto però in capitale dovrebbe materializzarsi il Consolato Generale Onorario che darà così assistenza ai tanti connazionali che vivono nell’isola caraibica.