giornalista travel blogger

Ho lasciato l’Italia per la Repubblica Dominicana

Quando il giornale per cui lavoravo, Bimbisani&belli, mi ha licenziato per la crisi, decisi di lasciare l’Italia e di prendermi un anno sabbatico in Repubblica Dominicana. Non so come feci, forse spirito di sopravvivenza, ma riuscii a dare un senso positivo a quanto mi era accaduto. Premetto che sono stata licenziata brutalmente, letteralmente sbattuta in mezzo a una strada, mezz’ora prima che finisse il mio orario lavorativo. Senza se e senza ma. Senza ammortamenti sociali, qualsiasi aiuto. Non è stato facile. Ma trovai subito il lato positivo di questo evento negativo: trasferirmi in Repubblica Dominicana.

Non avevo idee, progetti, obiettivi se non quello di cambiare vita, almeno per un anno, godendomela anche un po’. E al massimo provare a fare diversamente la mia professione di giornalista.

Dopo un mese circa, mi aggiudicai il blog nontornopiu.vanityfair.it ritrovandomi così a essere una travel blogger specializzata in Repubblica Dominicana.

All’epoca, siamo nel 2013, non sapevo cosa fosse un blog, una food, o fashion o travel blogger, tantomeno ero cosciente della potenzialità di un blog. Volevo raccontare la Repubblica Dominicana, per me era importante avere un template o un formato word dove poter scrivere. Sito, blog, cartaceo poco mi importava.

E così cominciai a scrivere il mio blog su Vanity Fair. Quando iniziarono ad arrivarmi i commenti a quello che scrivevo, sia sul blog sia sui social network dove condividevo il blog, mi sentivo molto bambina: ero felice, perché era segno che la rete, cercata o acquisita, mi leggeva. Insomma, esistevo. E il blog funzionava. Io nel frattempo iniziai ad avvicinarmi al 2.0 piano piano fino a quando, tornata in Italia, dopo un anno esatto, a ottobre dello scorso anno, mi scattò quel non so che verso blog e social network.

E così eccomi. Tra corsi, master, libri, un bagaglio digitale più intenso, forte, presuntuoso nel 2015 è nato il mio blog danielalarivei.com

Io che fino ad allora, da brava giornalista vecchio stampo, odiavo fortemente la tecnologia, avevo ancora il cellulare con i tasti in rilievo, che manco mi interessava averne uno di nuova generazione. Mi credi che ho scelto un paese del Terzo Mondo, ovvero la Repubblica Dominicana, per il mio anno sabbatico, perché non volevo avere a che fare con tecnologia e digitale? E invece ora eccomi qua, con un blog, e divisa tra corsi, master e intense letture di libri formativi sul 2.0.

Amo la creatività e la manualità, in particolare adoro ferri e uncinetto e la lana mi fa impazzire. Ho la mania dei corsi, ne faccio di ogni tipo purché interessanti. Pratico coaching e psicoterapia. Da brava Vergine, sono fissata con l’ordine e la perfezione. Ho un amore patologico per gli animali.

Odio la falsità, soprattutto con se stessi, l’ipocrisia, il sole a dicembre, fare la doccia con l’acqua fredda. Non potrei vivere senza cioccolato. Quando viaggio posso anche partire senza valigia, ma mai senza le pastiglie per il mal di testa e lo spazzolino per i denti.

Se ti va, continua a seguirmi e ricordati:

“Spesso dietro a una tragedia, si nasconde una grande gioia” (cit. Bibbia e Corano!)