Pappa del micio, questa sconosciuta. Già, perché le scuole di pensiero in merito all’alimentazione sono davvero diverse. Tuttavia ci sono elementi che non devono mai mancare nella ciotola del gatto. Per capire cosa deve mangiare un gatto è bene fare un passo indietro. Provo a darti alcune indicazioni su come comporre la ciotola del gatto con l’aiuto del corso Il cibo naturale per il cane e il gatto che ho seguito di recente presso l’Istituto Fauno.
Pappa del micio: oggi non è diversa da un tempo
Per sapere cosa mettere nella ciotola del micio, è bene conoscere il processo di addomesticamento del gatto. A differenza del cane, il gatto sembra aver mantenuto nel tempo caratteristiche genetiche simili al gatto selvatico. Tranne che per due caratteristiche, ovvero la striatura del mantello, che è avvenuta in una epoca più recente, e le dimensioni, aumentate.
L’alimentazione del gatto infatti oggi non è così diversa e, a differenza del cane, non è in grado di metabolizzare efficacemente alcuni elementi. Mentre, invece, il cane nel tempo si è adattato a una dieta differente rispetto a quella del progenitore lupo. Ecco perché la dieta del gatto e del cane non sono sovrapponibili.
Il gatto è un carnivoro obbligato
Il gatto è un carnivoro obbligato e non si nutre di nessun vegetale, mentre l’uomo è un onnivoro con tendenza vegetariana.
Inoltre, nel gatto:
non ci sono movimenti laterali della mascella (come nel cane), che sono quelli che servono per masticare efficacemente e a lungo i cereali, quindi alimenti di natura amidacea;
lo smalto dei denti è ancora più sottile di quello dei cani e degli esseri umani, quindi non è in grado di gestire alimenti zuccherini;
le papille gustative sono circa 470, ancora inferiori rispetto a quelle del cane, dunque sono assenti i recettori del gusto del dolce, quindi dello zucchero;
lo stomaco è piccolo, in modo che possano essere sostenuti diversi pasti nell’arco della giornata;
il pH dello stomaco è molto acido, come quello del cane;
il transito intestinale è al massimo di 24 ore, perché l’intestino è molto corto. Quindi gli alimenti che introduce devono essere adatti alla sua fisiologia in modo che tutti i micro e macro nutrienti possano essere assorbiti velocemente ed efficacemente prima di essere evacuati ; diversamente il gatto potrebbe andare incontro a problematiche legate al malassorbimento dei nutrienti di cui necessita.
Come negli esseri umani, non esiste una dieta omologata per tutti. Per questo motivo è sempre importante decidere insieme al proprio veterinario, possibilmente specializzato in Nutrizione, la pappa più corretta per il proprio felino.
… vitamine B e A e acido arachidonico
Rispetto al cane e all’uomo, il gatto ha bisogno di mangiare la carne per sintetizzare:
l’acido nicotrinico (vit. B3) o niacina (non essendo in grado di prenderlo dal triptofano): una sua carenza può determinare mancanza di appetito, ulcere, problemi di pelle;
la vitamina A (non essendo in grado di convertire il carotene in retinolo attraverso una dieta vegetale). La vitamina A è presente anche in alimenti di origine animale come il fegato;
l’acido arachidonico (non essendo in grado di sintetizzare l’acido linoleico): nella sua dieta quindi devono essere compresi l’olio di pesce o l’olio di krill (acidi grassi essenziali) per soddisfare il suo fabbisogno di acido arachidonico. Questo acido è fondamentale per un corretto sviluppo perché regola il sistema produttivo, tutela l’apparato gastrointestinale, rinforza l’apparato osteo-articolare, previene le infiammazioni, favorisce la coagulazione del sangue. Nel cane e negli esseri umani, l’acido arachidonico si assume con gli oli vegetali, sconsigliati nel gatto cui sono idonei solo i grassi animali (ti potrebbe interessare anche: Perché dare gli Omega-3 anche agli animali).
… le proteine ad alto valore biologico
L’organismo del gatto ha una struttura proteica. Nell’animale carnivoro, le proteine, insieme ai grassi, servono per produrre energia e, immagazzinate sotto forma di grassi, rappresentano una scorta dell’organismo.
Le proteine negli alimenti vegetali (come legumi, mandorle, noci, semi di girasole, cereali, in misura minore rispetto alla parte amidacea), anche se possono essere associati tra loro per completarsi, sono variabili e a scarso contenuto biologico perché non sono presenti tutti gli aminoacidi e soprattutto non sono presenti in concentrazioni ottimali.
Le proteine contenute invece negli alimenti di origine animale (uovo, carne, pesce, latticini) sono dette ad alto valore biologico perché contengono tutti gli aminoacidi essenziali (10 nel cane, 11 nel gatto), cioè che devono essere introdotti con la dieta, in concentrazioni adeguate.
Il gatto ha un fabbisogno di proteine maggiore rispetto al cane, che ha già un fabbisogno proteico importante, perché ha bisogno di un maggiore fabbisogno di aminoacidi essenziali, contenuti appunto nelle fonti alimentari animali, perché l’organismo non è in grado di produrli da sé in quantità adeguate.
Nel carnivoro, diversamente da quanto accade negli esseri umani, non è mai consigliata la restrizione proteica, nemmeno se l’animale è anziano o soffre di insufficienza renale (non avanzata). Le diete iperproteiche poi possono favorire la perdita di peso nell’animale obeso pur mantenendo la massa magra ed essere benefiche anche all’animale sportivo.
… la taurina
Tra gli aminoacidi essenziali più importanti ci sono: triptofano, arginina, melchionina, listidina. Nel gatto però è molto importante la taurina (da Wikipedia), al punto che ne è carente perché non è in grado di sintetizzarla e va quindi integrata. La taurina, assente nel mondo vegetale, è importante in particolare per l’attività riproduttiva, specie nelle femmine, la vista e il cuore.
… i grassi
I grassi sono importanti nella dieta del gatto perché servono a una assunzione ottimale di acidi grassi e ad avere energia prontamente disponibile, specie durante la crescita e l’allattamento. Più grasso c’è nella ciotola e meno cibo occorre, meno grasso c’è nella ciotola e più cibo proteico occorre per soddisfare le esigenze nutrizionali dell’animale. Nel gatto domestico che svolge una vita sedentaria, il contenuto di grassi nella ciotola non deve essere eccessivo perché il fabbisogno è limitato ed è limitato al benessere di pelo, mucose, tubo digerente. Fonti alimentari di grassi sono per esempio: carni, pesci compresa la pelle, frattaglie (cervello, fegato).
… i carboidrati solo con molta moderazione
Gli studi dimostrano che i carboidrati, come zuccheri, fibre, amidi dei cereali, latticini, frutta e verdura, legumi, e semioleosi non sono necessari nella dieta del gatto e del cane, nemmeno in momenti particolari della vita come l’allattamento. Il gatto sembra non essere in grado di far fronte a elevate concentrazione di carboidrati e quindi, se si vogliono introdurre nella dieta, devono essere presenti solo in piccole quantità.
Il glucosio in cane e gatto viene prodotto attraverso il metabolismo di grassi e proteine presenti nella dieta, invece nell’uomo attraverso l’elaborazione di amidi. Se i carboidrati sono semplici non si troveranno resti di cibo nelle feci, se sono complessi, come i cereali, specie se in chicchi, si potranno trovare nelle feci. E questo vuol dire che i micro e macronutrienti di quel cereale non sono stati elaborati dal sistema digestivo e quindi assorbiti.
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(Credit foto Cover: Daniela Larivei – si ringrazia gatto Totò)
Come deve essere la pappa del micio
Daniela LariveiPappa del micio, questa sconosciuta. Già, perché le scuole di pensiero in merito all’alimentazione sono davvero diverse. Tuttavia ci sono elementi che non devono mai mancare nella ciotola del gatto. Per capire cosa deve mangiare un gatto è bene fare un passo indietro. Provo a darti alcune indicazioni su come comporre la ciotola del gatto con l’aiuto del corso Il cibo naturale per il cane e il gatto che ho seguito di recente presso l’Istituto Fauno.
Pappa del micio: oggi non è diversa da un tempo
Per sapere cosa mettere nella ciotola del micio, è bene conoscere il processo di addomesticamento del gatto. A differenza del cane, il gatto sembra aver mantenuto nel tempo caratteristiche genetiche simili al gatto selvatico. Tranne che per due caratteristiche, ovvero la striatura del mantello, che è avvenuta in una epoca più recente, e le dimensioni, aumentate.
L’alimentazione del gatto infatti oggi non è così diversa e, a differenza del cane, non è in grado di metabolizzare efficacemente alcuni elementi. Mentre, invece, il cane nel tempo si è adattato a una dieta differente rispetto a quella del progenitore lupo. Ecco perché la dieta del gatto e del cane non sono sovrapponibili.
Il gatto è un carnivoro obbligato
Il gatto è un carnivoro obbligato e non si nutre di nessun vegetale, mentre l’uomo è un onnivoro con tendenza vegetariana.
Inoltre, nel gatto:
(Credit foto: Daniela Larivei – ringrazio Talisker, stupendo gatto norvegese)
Nella ciotola del micio ci devono essere…
Come negli esseri umani, non esiste una dieta omologata per tutti. Per questo motivo è sempre importante decidere insieme al proprio veterinario, possibilmente specializzato in Nutrizione, la pappa più corretta per il proprio felino.
… vitamine B e A e acido arachidonico
Rispetto al cane e all’uomo, il gatto ha bisogno di mangiare la carne per sintetizzare:
… le proteine ad alto valore biologico
L’organismo del gatto ha una struttura proteica. Nell’animale carnivoro, le proteine, insieme ai grassi, servono per produrre energia e, immagazzinate sotto forma di grassi, rappresentano una scorta dell’organismo.
Le proteine negli alimenti vegetali (come legumi, mandorle, noci, semi di girasole, cereali, in misura minore rispetto alla parte amidacea), anche se possono essere associati tra loro per completarsi, sono variabili e a scarso contenuto biologico perché non sono presenti tutti gli aminoacidi e soprattutto non sono presenti in concentrazioni ottimali.
Le proteine contenute invece negli alimenti di origine animale (uovo, carne, pesce, latticini) sono dette ad alto valore biologico perché contengono tutti gli aminoacidi essenziali (10 nel cane, 11 nel gatto), cioè che devono essere introdotti con la dieta, in concentrazioni adeguate.
Il gatto ha un fabbisogno di proteine maggiore rispetto al cane, che ha già un fabbisogno proteico importante, perché ha bisogno di un maggiore fabbisogno di aminoacidi essenziali, contenuti appunto nelle fonti alimentari animali, perché l’organismo non è in grado di produrli da sé in quantità adeguate.
Nel carnivoro, diversamente da quanto accade negli esseri umani, non è mai consigliata la restrizione proteica, nemmeno se l’animale è anziano o soffre di insufficienza renale (non avanzata). Le diete iperproteiche poi possono favorire la perdita di peso nell’animale obeso pur mantenendo la massa magra ed essere benefiche anche all’animale sportivo.
… la taurina
Tra gli aminoacidi essenziali più importanti ci sono: triptofano, arginina, melchionina, listidina. Nel gatto però è molto importante la taurina (da Wikipedia), al punto che ne è carente perché non è in grado di sintetizzarla e va quindi integrata. La taurina, assente nel mondo vegetale, è importante in particolare per l’attività riproduttiva, specie nelle femmine, la vista e il cuore.
… i grassi
I grassi sono importanti nella dieta del gatto perché servono a una assunzione ottimale di acidi grassi e ad avere energia prontamente disponibile, specie durante la crescita e l’allattamento. Più grasso c’è nella ciotola e meno cibo occorre, meno grasso c’è nella ciotola e più cibo proteico occorre per soddisfare le esigenze nutrizionali dell’animale. Nel gatto domestico che svolge una vita sedentaria, il contenuto di grassi nella ciotola non deve essere eccessivo perché il fabbisogno è limitato ed è limitato al benessere di pelo, mucose, tubo digerente. Fonti alimentari di grassi sono per esempio: carni, pesci compresa la pelle, frattaglie (cervello, fegato).
… i carboidrati solo con molta moderazione
Gli studi dimostrano che i carboidrati, come zuccheri, fibre, amidi dei cereali, latticini, frutta e verdura, legumi, e semioleosi non sono necessari nella dieta del gatto e del cane, nemmeno in momenti particolari della vita come l’allattamento. Il gatto sembra non essere in grado di far fronte a elevate concentrazione di carboidrati e quindi, se si vogliono introdurre nella dieta, devono essere presenti solo in piccole quantità.
Il glucosio in cane e gatto viene prodotto attraverso il metabolismo di grassi e proteine presenti nella dieta, invece nell’uomo attraverso l’elaborazione di amidi. Se i carboidrati sono semplici non si troveranno resti di cibo nelle feci, se sono complessi, come i cereali, specie se in chicchi, si potranno trovare nelle feci. E questo vuol dire che i micro e macronutrienti di quel cereale non sono stati elaborati dal sistema digestivo e quindi assorbiti.
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(Credit foto Cover: Daniela Larivei – si ringrazia gatto Totò)
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