Guinzaglio e museruola: quando sono obbligatori? A parte rare eccezioni, i cani vanno portati sempre al guinzaglio. Senza se e senza ma. La normativa è chiara e anche le eventuali sanzioni non scherzano. Io su questo aspetto sono molto intransigente e dovrebbero esserlo non solo i proprietari di cani ma anche i dog sitter. Perché un bravo dog sitter rispetta le leggi. E il cane lo porta al guinzaglio (e invece se ne vedono tanti con i cani liberi in città). E quando vedo i cani liberi e mi sento pure dire: “Non si preoccupi, è bravo”, ecco, mi sale il demonio. Non mi interessa se il tuo cane è bravo. I miei non lo sono quasi mai e in ogni caso per le strade cittadine, i cani vanno tenuti al guinzaglio. Perché può anche essere bravo, ma i miei se lo mangiano in un nano secondo. Oltre al fatto che potrei anche farmi male. Ma vediamo bene questo argomento nel dettaglio con l’aiuto dell’avvocato Salvatore Cappai, in libreria con Diritti a 4 zampe pubblicato da Sperling & Kupfer.
Guinzaglio e museruola: cosa dice oggi la legge
Per un po’ di tempo, tra il 2007 e il 2009, la normativa italiana ha considerato pericolose alcune razze di cani, a priori e per loro indole e natura, inserendole in quella che era chiamata “lista nera dei cani pericolosi”. E comprendeva, per esempio, i pitbull, i rottweiler e i pastori del Caucaso. I proprietari di questi animali dovevano rispettare obblighi specifici, mentre i servizi veterinari avevano il compito di predisporre necessari interventi di controllo allo scopo di tutelare l’incolumità pubblica.
La reazione delle associazioni di categoria e degli esperti del settore, tra cui etologi, veterinari, educatori cinofili e allevatori, arrivò presto e in modo deciso: non esiste alcuna automatica correlazione tra la razza del cane e la sua aggressività. Che dipenderebbe, invece, dall’ambiente in cui l’animale vive, dall’educazione ricevuta e dal rapporto con l’umano di riferimento.
Così, nel 2009, fu emanata una nuova ordinanza ministeriale che non prevedeva alcuna lista nera. Che è quella cui si fa riferimento oggi e che ritiene che il rischio di aggressività esiste solo in relazione ai cani che si sono già resi responsabili di importanti episodi di morsicatura o di aggressione. In questi casi, i servizi veterinari sono tenuti a stabilire apposite misure di prevenzione, a dichiarare la necessità di una valutazione comportamentale e di un eventuale intervento terapeutico da parte di esperti, e a registrare l’animale in un apposito registro. Invece, i proprietari saranno chiamati a ottemperare a una serie di adempimenti, a stipulare una polizza di assicurazione sulla responsabilità civile per danni contro terzi causati dal proprio cane e utilizzare guinzaglio e museruola nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico (quindi hanno l’obbligo di guinzaglio e museruola).
Guinzaglio: quando è obbligatorio
Tuttavia, anche se oggi la normativa riconosce che non esistono razze di cani pericolose per natura o per legge, ancora troppo spesso si verificano episodi di aggressioni da parte di cani, nei confronti sia di persone sia di altri animali. “In questi anni mi è capitato di seguire i casi più diversi di aggressioni e morsicature: dal bambino a cui i morsi hanno dilaniato le gambe, alla ragazza che ha riportato cicatrici permanenti sulle braccia, a cani di piccola taglia irrimediabilmente lesionati o salvati solo da miracolosi (e costosissimi) inter venti chirurgici, sino alla tragica uccisione di gatti e altri cani. Drammatiche situazioni tutte accomunate dalla medesima causa: il mancato utilizzo del guinzaglio. Una scelta sconsiderata, anche alla luce della frequenza con la quale i cani liberi vengono investiti da auto e moto nelle trafficate strade delle nostre città” scrive l’avvocato.
E quindi ecco che subentra l‘obbligo di guinzaglio e museruola. La normativa nazionale attualmente in vigore, al netto di eventuali lievi variazioni locali, stabilisce l’obbligo di utilizzo del guinzaglio tutte le volte in cui si conducono i cani nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai Comuni.
In altre parole, il guinzaglio è sempre obbligatorio per esempio in questi luoghi:
strade e piazze delle città,
parchi e in altri spazi pubblici (non espressamente adibiti ad area cani),
ristoranti,
cinema.
Quindi, per esclusione, i cani possono scorrazzare liberi in tutte le aree non urbane, all’interno di spazi privati e nelle apposite aree loro destinate. Possono quindi correre in aperta campagna, nelle spiagge a loro riservate e, ovviamente, nel cortile dell’abitazione privata.
Inoltre, il guinzaglio non può essere di misura superiore a un metro e mezzo. Di conseguenza, almeno nei luoghi sopra indicati, non è consentito usare i cosiddetti guinzagli estensibili.
Oggi l’unico obbligo previsto dalla normativa nazionale è quello di “portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta del le autorità competenti”.
Il mancato rispetto di queste regole può esporre il proprietario o detentore del cane a rilevanti conseguenze. Vi sono infatti:
importanti responsabilità civilistiche per i danni causati dai cani a persone, ad altri animali o anche a cose;
sanzioni per omessa custodia e mal governo di animali, fattispecie prevista dal Codice penale anche se ormai depenalizzata e punita con una sanzione amministrativa;
gravi responsabilità penali nel caso in cui l’eventuale aggressione causi lesioni o persino la morte di una o più persone.
Insomma, non si scherza. Per questo i proprietari che ancora fanno finta di niente devono invece capire quanto sia fondamentale utilizzare il guinzaglio, che rappresenta una sicurezza per tutti. Perché se è vero che quando si parla di esseri viventi, cani compresi, non c’è nulla di assoluto, che un Pitbull non deve a priori essere più impegnativo di un cane da compagnia, è invece vero che le leggi vanno rispettate sempre e il buon senso non andrebbe mai dimenticato a casa.
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Guinzaglio e museruola: quando sono obbligatori
Daniela LariveiGuinzaglio e museruola: cosa dice oggi la legge
Guinzaglio: quando è obbligatorio
Quindi, per esclusione, i cani possono scorrazzare liberi in tutte le aree non urbane, all’interno di spazi privati e nelle apposite aree loro destinate. Possono quindi correre in aperta campagna, nelle spiagge a loro riservate e, ovviamente, nel cortile dell’abitazione privata.
Quando è obbligatoria la museruola
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(Foto by Pixabay)
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