Quando al telefono mi ha detto che era un Jack Russell a pelo corto mi ero preoccupata, perché proprio qualche giorno fa un’amica mi aveva parlato poco bene di questa razza, descrivendola come troppo vivace e rompiscatole. E così dissi ad Andrea, il papà umano, che prima di occuparmene nei giorni di fine ottobre, durante la sua assenza, avrei voluto conoscere prima il cagnolino. In caso di cani mi comporto comunque sempre così: non accetto affidamenti senza conoscere prima il peloso. Anche solo per fare amicizia, per alleviargli poi, al momento, l’ansia da separazione. E così un sabato mattina io, Andrea e il suo Jack Russel, che si chiama Joy, ci incontrammo per un caffè. Ovviamente Joy invece del caffè ha mangiato il suo biscottino. Mi resi subito conto che oltre a essere buffo, con il suo bellissimo e tenero muso e le sue zampette corte, Joy era anche molto dolce.
Joy: Jack Russel a pelo corto che…
Ti racconto chi è Joy, un fantastico e dolcissimo Jack Russel a pelo corto, un mio dog cliente che mi è stato affidato a fine ottobre. Che non sopporta sentire sbraitare il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi.
… ama farsi coccolare al bar
Beh, che dire, Joy come mi ha visto mi ha fatto un sacco di feste, non solo a me ma anche alle signore che erano sedute a godersi il loro caffè, mettendosi anche a pancia in su. Segno inequivocabile che era a suo agio e che anche io potevo fare altrettanto. La mia amica che mi aveva parlato poco bene del Jack Russel, forse si era sbagliata, pensai. O che Joy doveva essere proprio un caso a parte. Certo è che ogni cane, oltre alla razza, ha anche un proprio carattere. E quello di Joy è tremendamente tenero e affettuoso (puoi leggere la storia e le caratteristiche del Jack Russel su Wikipedia).
… si comporta come un gatto
Joy è un Jack Russel a zampa corta, un giovanotto di tre anni, e appunto di una affettuosità incredibile, educato, dolcissimo. Spesso si comporta come un gatto. Un cane-gatto, come dico io (poi ti parlerò invece dei gatti-cani). Ha l’abitudine di dormire sul letto, tutto aggomitolato e in fondo ai piedi o vicino a me, esattamente come farebbe un gatto. Va matto per la pallina. Andrea, il proprietario, mi ha raccontato che passa giornate intere a giocare con la sua pallina gialla. Ma a casa mia ha giocato poco, d’altronde per lui era un ambiente nuovo. In compenso era la mia ombra, mi seguiva ovunque. Ed è un cane anche buffissimo perché a volte si mette tutto piatto e cammina così, anziché in posizione normale.
Joy arrotolato sui miei piedi come un gatto
… non sa cosa sia l’ansia da separazione
E ciò che mi ha sorpreso maggiormente è che è l’unico cane fino a ora che non soffre di ansia da separazione, anche se a volte aveva la tristezza che gli si leggeva sul dolce muso. “Lo vedo un po’ affranto” mi scrive il papà umano dopo avergli inviato una sua foto. Certo, non soffre di ansia da separazione, ma di sicuro come tutti i cani, per quanto stesse bene con me (spero!), non era di certo contento stare lontano dal suo proprietario. Anche perché, come spieghi a un cane o a un gatto, e io ci provo sempre!, che il suo padrone non lo ha abbandonato ma che si è dovuto allontanare per un po’ e che verrà a riprenderlo presto?
… non sopporta Vittorio Sgarbi
Joy, oltre a essere un bellissimo e dolcissimo Jack Russel a pelo corto, è un cane che non tira per nulla durante la passeggiata e non abbaia mai. Al punto che mi venne un forte dubbio: che non avesse le corde vocali. Ma subito un fatto stroncò la mia ipotesi. Eravamo a casa, in camera da letto. Era sera inoltrata. Io sotto il piumone e lui sui miei piedi. La tv era accesa. A un certo punto comparve Vittorio Sgarbi, il noto critico d’arte, con la sua riconoscibile modalità narrativa… Joy iniziò ad abbaiare, forte. Oddio, dissi, adesso sveglia tutti. Ma ero anche contenta perché finalmente lo sentii abbaiare e ebbi conferma che era un cane normale! Ma mai più pensavo che si lanciasse dal letto contro lo schermo della tv 18 pollici appesa al muro della mia cabina armadio, e che dista circa 60 cm dalla fine del mio letto… contro Sgarbi! “Joy, cosa stai facendo? Lascia stare la tv! Non ti piace Sgarbi?”. Ma niente, continuava ad abbaiare. Per farlo stare zitto provai a cambiare canale. E in effetti davanti a Belen si tranquillizzò. Cambiai di nuovo canale per risentire il programma in cui c’era Sgarbi. Che era ancora lì a sbraitare. E Joy si lanciò di nuovo contro la tv e Sgarbi. E niente, presi atto che Vittorio Sgarbi a Joy proprio non gli va giù.
… è socievole anche con gli sconosciuti
Joy è un cane anche molto socievole sia con i suoi simili pelosi sia con gli umani. Me lo ha dimostrato tutti i giorni, soprattutto il 1° novembre quando è arrivata a trovarmi la mia famiglia da Torino. Innanzitutto, gli hanno voluto bene fin da subito tutti: i miei nipotini, mia cognata, che mi ha confidato che il Jack Russel è la sua razza preferita (nemmeno lo sapevo, eppure la conosco da 17 anni!), e mio fratello che non è proprio pet friendly. Ma proprio quel giorno, il 1° novembre, Joy è stato messo alla prova da cognata e nipotina con una mega passeggiata in centro a Milano.
… è un grande sportivo
Io avevo proposto un giretto sotto casa, ma la mia nipotina voleva assolutamente vedere il Duomo di Milano. E non potendo e non volendo lasciare a casa da solo Joy, me lo sono portato con me. Ero preoccupata perché non sapevo come avrebbe reagito all’auto e al caos del centro tra gente impazzita a fare shopping, e non solo… E invece è stato un amore anche in una situazione così impegnativa. In auto e in mezzo a tanta gente si è trovato pienamente a suo agio, non ha dato fastidio a nessuno. Mi ero portata dietro però acqua, biscotti e premietti, nello specifico Irish Farm Monoproteico di Pet Village, ideali per cani sempre attivi (e Joy quel giorno, tra i giochi di palla con il mio nipotino e i chilometri macinati tutto il pomeriggio, è stato davvero super attivo): leggeri, a base di ingredienti naturali, sani, di alta qualità, ai gusti pollo, anatra, maiale, tonno, salmone, trota, tacchino.
In ogni caso, quando siamo arrivati a casa, Joy si è buttato spaparanzato sul letto distrutto dalla stanchezza. Secondo me qualche frase poco carina a mia cognata e alla mia nipotina tra sé e sé l’ha detta. Il mattino dopo, non appena siamo scesi per la passeggiata e fatto i bisogni, è tornato subito verso il cancello di casa, come dire: premietti o non premietti, col cavolo che oggi cammino di nuovo così tanto, anzi oggi poltrisco alla grande. E così fu.
Joy dopo aver mangiato i premiati
Joy che si serve da solo i premietti
Joy distrutto dopo la mega passeggiata in centro a Milano
Insomma, Joy, Jack Russel a pelo corto che non sopporta Vittorio Sgarbi (non me ne voglia il critico d’arte), ha avuto l’approvazione anche di mio fratello che sì ama gli animali… ma se stanno al loro posto: “Dai, tutto sommato era un cane bravo, stava al suo post” mi scrisse poi la sera, quando tornò in quel di Torino.
E se anche tu hai un Jack Russel, raccontami la tua esperienza nei commenti.
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I dati personali forniti saranno trattati al solo fine di rispondere alla tua richiesta e per aggiornarti sugli ultimi post del mio blog, nel pieno rispetto di quanto descritto nella Privacy Policy. Scrivendo, confermo di aver preso visione dell’informativa.
Joy: Jack Russel a pelo corto che non sopporta Vittorio Sgarbi
Daniela LariveiQuando al telefono mi ha detto che era un Jack Russell a pelo corto mi ero preoccupata, perché proprio qualche giorno fa un’amica mi aveva parlato poco bene di questa razza, descrivendola come troppo vivace e rompiscatole. E così dissi ad Andrea, il papà umano, che prima di occuparmene nei giorni di fine ottobre, durante la sua assenza, avrei voluto conoscere prima il cagnolino. In caso di cani mi comporto comunque sempre così: non accetto affidamenti senza conoscere prima il peloso. Anche solo per fare amicizia, per alleviargli poi, al momento, l’ansia da separazione. E così un sabato mattina io, Andrea e il suo Jack Russel, che si chiama Joy, ci incontrammo per un caffè. Ovviamente Joy invece del caffè ha mangiato il suo biscottino. Mi resi subito conto che oltre a essere buffo, con il suo bellissimo e tenero muso e le sue zampette corte, Joy era anche molto dolce.
Joy: Jack Russel a pelo corto che…
Ti racconto chi è Joy, un fantastico e dolcissimo Jack Russel a pelo corto, un mio dog cliente che mi è stato affidato a fine ottobre. Che non sopporta sentire sbraitare il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi.
… ama farsi coccolare al bar
Beh, che dire, Joy come mi ha visto mi ha fatto un sacco di feste, non solo a me ma anche alle signore che erano sedute a godersi il loro caffè, mettendosi anche a pancia in su. Segno inequivocabile che era a suo agio e che anche io potevo fare altrettanto. La mia amica che mi aveva parlato poco bene del Jack Russel, forse si era sbagliata, pensai. O che Joy doveva essere proprio un caso a parte. Certo è che ogni cane, oltre alla razza, ha anche un proprio carattere. E quello di Joy è tremendamente tenero e affettuoso (puoi leggere la storia e le caratteristiche del Jack Russel su Wikipedia).
… si comporta come un gatto
Joy è un Jack Russel a zampa corta, un giovanotto di tre anni, e appunto di una affettuosità incredibile, educato, dolcissimo. Spesso si comporta come un gatto. Un cane-gatto, come dico io (poi ti parlerò invece dei gatti-cani). Ha l’abitudine di dormire sul letto, tutto aggomitolato e in fondo ai piedi o vicino a me, esattamente come farebbe un gatto. Va matto per la pallina. Andrea, il proprietario, mi ha raccontato che passa giornate intere a giocare con la sua pallina gialla. Ma a casa mia ha giocato poco, d’altronde per lui era un ambiente nuovo. In compenso era la mia ombra, mi seguiva ovunque. Ed è un cane anche buffissimo perché a volte si mette tutto piatto e cammina così, anziché in posizione normale.
Joy arrotolato sui miei piedi come un gatto
… non sa cosa sia l’ansia da separazione
E ciò che mi ha sorpreso maggiormente è che è l’unico cane fino a ora che non soffre di ansia da separazione, anche se a volte aveva la tristezza che gli si leggeva sul dolce muso. “Lo vedo un po’ affranto” mi scrive il papà umano dopo avergli inviato una sua foto. Certo, non soffre di ansia da separazione, ma di sicuro come tutti i cani, per quanto stesse bene con me (spero!), non era di certo contento stare lontano dal suo proprietario. Anche perché, come spieghi a un cane o a un gatto, e io ci provo sempre!, che il suo padrone non lo ha abbandonato ma che si è dovuto allontanare per un po’ e che verrà a riprenderlo presto?
… non sopporta Vittorio Sgarbi
Joy, oltre a essere un bellissimo e dolcissimo Jack Russel a pelo corto, è un cane che non tira per nulla durante la passeggiata e non abbaia mai. Al punto che mi venne un forte dubbio: che non avesse le corde vocali. Ma subito un fatto stroncò la mia ipotesi. Eravamo a casa, in camera da letto. Era sera inoltrata. Io sotto il piumone e lui sui miei piedi. La tv era accesa. A un certo punto comparve Vittorio Sgarbi, il noto critico d’arte, con la sua riconoscibile modalità narrativa… Joy iniziò ad abbaiare, forte. Oddio, dissi, adesso sveglia tutti. Ma ero anche contenta perché finalmente lo sentii abbaiare e ebbi conferma che era un cane normale! Ma mai più pensavo che si lanciasse dal letto contro lo schermo della tv 18 pollici appesa al muro della mia cabina armadio, e che dista circa 60 cm dalla fine del mio letto… contro Sgarbi! “Joy, cosa stai facendo? Lascia stare la tv! Non ti piace Sgarbi?”. Ma niente, continuava ad abbaiare. Per farlo stare zitto provai a cambiare canale. E in effetti davanti a Belen si tranquillizzò. Cambiai di nuovo canale per risentire il programma in cui c’era Sgarbi. Che era ancora lì a sbraitare. E Joy si lanciò di nuovo contro la tv e Sgarbi. E niente, presi atto che Vittorio Sgarbi a Joy proprio non gli va giù.
… è socievole anche con gli sconosciuti
Joy è un cane anche molto socievole sia con i suoi simili pelosi sia con gli umani. Me lo ha dimostrato tutti i giorni, soprattutto il 1° novembre quando è arrivata a trovarmi la mia famiglia da Torino. Innanzitutto, gli hanno voluto bene fin da subito tutti: i miei nipotini, mia cognata, che mi ha confidato che il Jack Russel è la sua razza preferita (nemmeno lo sapevo, eppure la conosco da 17 anni!), e mio fratello che non è proprio pet friendly. Ma proprio quel giorno, il 1° novembre, Joy è stato messo alla prova da cognata e nipotina con una mega passeggiata in centro a Milano.
… è un grande sportivo
Io avevo proposto un giretto sotto casa, ma la mia nipotina voleva assolutamente vedere il Duomo di Milano. E non potendo e non volendo lasciare a casa da solo Joy, me lo sono portato con me. Ero preoccupata perché non sapevo come avrebbe reagito all’auto e al caos del centro tra gente impazzita a fare shopping, e non solo… E invece è stato un amore anche in una situazione così impegnativa. In auto e in mezzo a tanta gente si è trovato pienamente a suo agio, non ha dato fastidio a nessuno. Mi ero portata dietro però acqua, biscotti e premietti, nello specifico Irish Farm Monoproteico di Pet Village, ideali per cani sempre attivi (e Joy quel giorno, tra i giochi di palla con il mio nipotino e i chilometri macinati tutto il pomeriggio, è stato davvero super attivo): leggeri, a base di ingredienti naturali, sani, di alta qualità, ai gusti pollo, anatra, maiale, tonno, salmone, trota, tacchino.
In ogni caso, quando siamo arrivati a casa, Joy si è buttato spaparanzato sul letto distrutto dalla stanchezza. Secondo me qualche frase poco carina a mia cognata e alla mia nipotina tra sé e sé l’ha detta. Il mattino dopo, non appena siamo scesi per la passeggiata e fatto i bisogni, è tornato subito verso il cancello di casa, come dire: premietti o non premietti, col cavolo che oggi cammino di nuovo così tanto, anzi oggi poltrisco alla grande. E così fu.
Insomma, Joy, Jack Russel a pelo corto che non sopporta Vittorio Sgarbi (non me ne voglia il critico d’arte), ha avuto l’approvazione anche di mio fratello che sì ama gli animali… ma se stanno al loro posto: “Dai, tutto sommato era un cane bravo, stava al suo post” mi scrisse poi la sera, quando tornò in quel di Torino.
E se anche tu hai un Jack Russel, raccontami la tua esperienza nei commenti.
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Foto: © Daniela Larivei
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