Montecristi

Montecristi si svilupperà turisticamente

Un piano strategico interesserà la provincia di Montecristi, in Repubblica Dominicana, un’area ricca di storia e bellezze naturalistiche. Si tratta infatti di una zona con grandi potenzialità ma finora poco interessata dal turismo. Il Consiglio nazionale per la competitività sta infatti lavorando a un progetto di sviluppo della provincia di Montecristi finanziato dal Banco interamericano di sviluppo (Bid) nell’ambito del Fondo per la competitività (Fondec), in collaborazione con il Cluster turistico di Montecristi. L’obiettivo è quello di sviluppare e far conoscere quest’area ricca di storia e di bellezze naturalistiche ancora tutte da scoprire.

Montecristi: un patrimonio da valorizzare

Di grande rilievo è la cittadina di San Fernando de Montecristi, che prese il nome dal Re Fernando di Spagna quando fu fondata da Nicolás de Ovando nel 1501. È il primo centro del paese ad avere un acquedotto, una linea ferroviaria e i telefoni. Il porto di Montecristi fu anche un’attrazione per immigranti che arrivavano dall’Europa, dagli Stati Uniti e dal Sud America e che lavoravano insieme alla popolazione per organizzare un sistema di esportazione di legno e prodotti agricoli coltivati nella regione. Oggi San Fernando de Montecristi è una graziosa città in cui regna il connubio fra l’architettura tradizionale delle Antille e lo stile vittoriano.

Habitat da preservare

La provincia di Montecristi è anche un’area di grande interesse naturalistico: il 40% della superficie è ricoperta da mangrovie e ha un habitat da preservare, perché rifugio di decine di specie floristiche e faunistiche uniche.

Paradiso per i subacquei

Rappresenta, inoltre, un vero paradiso per i subacquei in quanto ha la più grande barriera corallina del Paese che si estende per 420 km2 fino a Puerto Plata. Numerosi anche i tesori archeologici subacquei con circa 260 galeoni affondati al largo delle sue coste, risalenti al XVIII secolo.

Al primo posto per il birdwatching

Tra le isole caraibiche, la zona detiene il primo posto come destinazione privilegiata per la presenza di uccelli migratori e quindi paradiso per il birdwatching. Entro i confini della provincia si trovano ben nove aree protette dove ammirare i pellicani bruni, le fregate, le cicogne americane, le spatole, l’airone bianco maggiore, una grande varietà di aironi, rondini di mare e fenicotteri.

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Foto: © Daniela Larivei