Trasferirsi a Boca Chica: una notte poco tranquilla
Tra l’altro, l’unica volta che sono stata a Boca Chica di notte e ci ho dormito, hanno sparato. Sparano in tutta la Repubblica Dominicana e in tutto il mondo, non è questo il problema, però fino a ora non mi ero mai trovata in mezzo a una sparatoria.
La mia ingenuità mi aveva fatto credere che fosse una festa: “che bello, i petardi, si vede che c’è festa”. No, non erano petardi, bensì proiettili.
Il mattino dopo per la calle, a parte i venditori ambulanti di caffè per i mattutini, e che parlavano della sparatoria, pare senza morti, della sera prima, c’era il deserto dei tartari. Solo qualcuno che barcollava ancora per l’alcol della sera prima e chi faceva sano running lungo la strada che collega la zona turistica alla zona residenziale.
E ho pensato a chi mi dice che vuole trasferirsi a Boca Chica. Non lo consiglio nemmeno tra i Paesi dove trasferirsi da pensionati.
Boca Chica: un piccolo villaggio
Boca Chica, un piccolo villaggio di circa 7mila abitanti, si trova a circa cinque minuti dall’aeroporto internazionale de Las Americas della capitale, Santo Domingo. E per questo è molto frequentata dagli abitanti della capitale. La spiaggia è tra le più belle della costa orientale, l’acqua è poco profonda e la sabbia è bianca finissima.
Trasferirsi a Boca Chica: ottimi ristoranti
Nella zona turistica, lungo la spiaggia, ci sono tanti locali, ottimi ristoranti quasi tutti di proprietari stranieri, così oltre alla cucina creola dominicana, la migliore dei Caraibi, potrai degustare anche quella italiana, francese, canadese, tedesca…, e molti negozi di souvenir. Insomma si trova di tutto. Appunto. Di tutto. Non ho mai visto così tanta prostituzione, così tante belle ragazze dominicane in balia delle depravazioni di vecchi europei. Ti cercano di vendere ogni cosa, in primis donne e droga. A me di Boca Chica piacciono solo la spiaggia, il mare e i ristoranti. C’è da dire peeò che, a differenza per esempio di Bayahibe, sulla spiaggia non si può stare tanto tranquilli, perché passano a venderti di tutto: cibo, souvenir, massaggi…
Da assaggiare comunque assolutamente i famosi palitos de cocco (in foto)! Io poi ho mangiato ottimi spaghetti ai frutti di mare in un ristorante gestito da un italiano, sulla spiaggia; l’unico neo, un bel topo che a un certo punto si è materializzato sotto il mio tavolo in cerca di qualcosa da mangiare e io per ironizzare, ancora una volta, gli ho dato un pezzo di pollo, che ha gradito molto.
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(Foto by Daniela Larivei)
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