Come essere pet sitter? Quasi ogni giorno ricevo messaggi di aspiranti pet sitter. Di persone che desiderano lavorare con gli animali e lasciare un lavoro logorante in fabbrica o in ufficio. È un po’ la scelta che feci io otto anni fa (mamma mia, sono già trascorsi otto anni!). Desideravo trascorrere il mio tempo più con gli animali e meno con gli umani, avere ritmi lavorativi flessibili, ed essere libera di andare in vacanza quando volevo. Ed è quello che è accaduto. Ma torniamo al focus di questo post: come essere pet sitter.
Prendersi cura di cani e gatti è un lavoro a tutti gli effetti. Non smetterò mai di dire che non è sufficiente amare gli animali e riempirli di coccole per fare questa attività. Indipendentemente dal fatto se deciderai di svolgerlo a tempo pieno o part-time o ancora occasionalmente, per fare questo lavoro avrai bisogno di preparazione e competenze. E come ho detto in un post che ho scritto su Instagram (@daniela.larivei), in vista anche di molti cambiamenti nella mia vita, il mio lavoro di pet sitter sta virando su formazione e consulenze aziendali. Quindi in questo post ti parlo dei mie prossimi corsi per diventare pet sitter.
Il customer care è uno dei servizi che ha da sempre differenziato il successo di una azienda. Oggi, in un mercato on line altamente competitivo, non solo è ancora di più importante, ma è fondamentale per fare la differenza. Al cliente piace ricevere risposte tempestive, essere aiutato nel suo processo di acquisto, avere un riferimento cui rivolgersi in caso di problemi. Anche oggi che si vive su internet. E anche nell’attività di pet sitting, il customer care è necessario. E ti spiego perché.
Sinceramente, una notizia così importante e bella me la aspettavo prima dalla Lombardia che registra il numero più alto di professionisti legati al settore del pet. E invece è stata la mia Regione (perché, sì, io sono piemontese!) ha inaugurare un traguardo di tutto rispetto. Il Piemonte ha l’albo dei dog sitter! Un segno importante che evidenzia quello che io sostengo da anni, da quando ho iniziato ad occuparmi di pelosi: il pet sitting è un lavoro a tutti gli effetti e che richiede professionalità e responsabilità. Ma approfondiamo la bella notizia!
Me lo sento dire quasi ogni giorno: “Che bel lavoro che fai!”, “Voglio fare il tuo lavoro”, “Anche io voglio lavorare con gli animali”. Non è un lavoro semplice, te lo dico subito. Ed è anche molto faticoso. Non voglio e non mi piace creare illusioni: gli animali sono belli, degli amori, ma in questo lavoro devi mettere in conto tante altre cose che ti racconterò più sotto. In ogni caso, premesso che per diventare un bravo dog sitter servono tanta pratica ed esperienza, a fine settembre finalmente la Regione Lombardia ha attivato un corso gratuito per diventare dog sitter, a Monza. (AGGIORNAMENTO del 2/3/23: anche l’ente Formawork – www.formawork.it – propone un corso gratuito di Dog sitter accreditato dalla Regione Lombardia). Ecco tutti i dettagli.
Come scegliere il pet sitter giusto? Per alcuni può essere davvero una domanda impegnativa, perché non è facile staccarsi, anche per poco tempo – figuriamoci per tanto – dal proprio amato amico a quattro zampe. E soprattutto se si è particolarmente ansiosi, si rischia di non fare sonni tranquilli. Ma ti voglio tranquillizzare: scegliere il dog o cat sitter giusto per il tuo peloso è meno traumatico di quanto puoi pensare! Se segui questi trucchi!
Posso fotografare gli animali degli altri o dei propri clienti pelosi e poi usare le foto? Magari sul cellulare hai tante foto di cani e gatti, come me, fotografati per strada oppure dei tuoi clienti e senza pensarci le pubblichi su Facebook o le utilizzi per alcuni tuoi progetti. Ecco, attenzione, perché non sempre lo puoi fare e il proprietario potrebbe rivendicare i suoi diritti.
In barba a chi sostiene il contrario, fare il o la pet sitter è un lavoro a tutti gli effetti. Il pet sitting è infatti una professione che richiede al pet sitter alcune fondamentali caratteristiche. Ti spiego quindi i 7 requisiti da avere per fare il pet sitting.
Il mercato del pet è in forte crescita e registra fatturati da capogiro, soprattutto in grandi città del nord, come Milano e Torino. Pappe, accessori, abbigliamento, giochi… c’è solo l’imbarazzo della scelta. E anche le professioni in questo ambito, alle quali un brand può rivolgersi per aumentare la propria visibilità, si stanno evolvendo. In particolare, vediamo come una azienda dovrebbe scegliere un pet influencer relativamente a Instagram.