Una maratona di 100 km in Repubblica Dominicana? È possibile! E che meraviglia, che la Repubblica Dominicana non si associ solo a sesso, droga & rock’n roll. Oramai sai come la penso! La Repubblica Dominicana è anche altro, tanto altro. Avresti mai pensato, per esempio, che la Repubblica Dominicana è una meta ideale per fare sport? E che ospita appunto anche la 100Km del Caribe? Se sei un runner, quindi, non perdere questo evento che ti permetterà di correre e allo stesso tempo conoscere le bellezze dell’isola.
Dalle comunità indigene e favelas in Brasile, fino alle rotte dei paramilitari e dei guerriglieri in Colombia. E poi, ancora, le terre di nessuno in Nigeria, le alture solitarie in Bolivia e la nebbia del Perù, passando per Santo Domingo e Costa Rica. Un vero viaggio nei paesi della cocaina… Infatti, “Coca Travel. Viaggio sentimentale di un criminologo lungo le rotte dei narcos” (lo trovi su Il Libraccio) è un libro-racconto del criminologo italiano Silvio Ciappi, pubblicato da Oltre Edizioni, nei paesi della cocaina. Dal mini-sequestro lungo una strada carovaniera per il Niger, alla cattura di un narcotrafficante in un quartiere ricco di Bogotà, dal volto Aña, magistrata in prima linea nella lotta ai trafficanti, alla Repubblica Dominicana come punto di smercio della droga verso Porto Rico e States sono solo alcun fatti e personaggi raccontati nel libro. Di seguito, l’intervista all’autore e qualche passo del suo libro-racconto.
Uber approda in Repubblica Dominicana e si prende i motoconchos! Da ElCaribe, il noto quotidiano della Repubblica Dominicana, si legge infatti che Uber ha annunciato che si realizzerà il servizio di motoconcho attraverso l’app UberMoto. E mentre su Facebook nascono come funghi gruppi che collegano gli esperti di motoconchos, anche nell’isola del sorriso, come si legge sulle pagine di El Caribe, la federazione che raggruppa i motoconchisti di Siantago non ha visto di buon occhio la novità e si è già ribellata al nuovo servizio con proteste, sostenendo che la app toglierà lavoro a migliaia di motoconchisti.
“La nostra strategia per il mercato italiano è quella di puntare sempre più sulle esperienze autentiche, oggi più che mai alla base del viaggio, data l’ampia offerta di attività disponibili nell’isola” ha affermato Neyda Garcia, direttrice dell’Ente del Turismo dominicano in Italia durante la Bit, Borsa internazionale del turismo che si è tenuta a Milano dal 2 al 4 aprile e per la prima volta in una versione completamente rinnovata e nella nuova location di Fiera Milano City – Mico. Già, perché sempre più il turista è interessato e attratto da vacanze alternative in Repubblica Dominicana (per esempio on the road come descritto in Repubblica Dominicana con zaino in spalla) e sente l’esigenza di uscire dal proprio resort per scoprire l’anima green dell’isola caraibica (per esempio soggiornando in ranchos e ecolodges. Continua a leggere…
Boom di crociere in Repubblica Dominicana. Secondo dati della Caribbean Tourism Organization (Cto) nel 2015 l’incremento dei crocieristi in Repubblica Dominicana è stato di +58,4%, in particolare grazie all’arrivo a Cap Cana, nella parte sud est del Paese, della nave Oceania Insignia. Anche il terminal de La Romana, sempre a sud del Paese, ha registrato grandi arrivi: nel mese di dicembre sono approdate 24 navi e 40 mila passeggeri. Puerto Plata, a nord, è un altro porto che, come La Romana, è attivo tutto l’anno e infatti il terminal Amber Cove ha accolto un totale di 120 navi e 476.542 persone tra gennaio e novembre 2016, oltre ai 333.005 turisti arrivati in aereo e 500.000 turisti nazionali. A contribuire a questa crescita, anche la nave Adonia della PO Cruises, i due terminal della capitale Santo Domingo, ovvero San Souci e Don Diego, e la penisola di Samana.
Il merengue dominicano, il vivace ritmo musicale della Repubblica Dominicana, è stato appena dichiarato dall’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità in quanto simbolo della storia e della cultura popolare del Paese. La musica dominicana rappresenta da sempre un elemento fondamentale nell’isola: non c’è casa, strada o spiaggia dove non regni sovrano il suo ritmo contagioso. Non sorprende, quindi, che la gente si lasci spesso prendere dalle note e dai canti o improvvisi qualche passo di merengue dominicano o anche di bachata. Non è questo già un buon motivo per partire per una indimenticabile vacanza?
Anche la Repubblica Dominicana al No Frills di Bergamo, il 29 e il 30 settembre, uno degli eventi più significativi B2B per il mercato turistico italiano e che ha abbracciato aggiornamenti sui trend turistici, incontri con buyer e seller nazionali e internazionali, workshop soprattutto sul web, e tanto altro. E con l’evento, l’Ente del turismo della Repubblica Dominicana ha riacceso il focus su Samana con volo diretto e su un tipo di turismo ecoresponsabile.
In questi giorni molti mi hanno chiesto se Santo Domingo è pericoloso. Gli ultimi, una coppia di clienti che è partita proprio ieri mattina per l’isola: “Mi hanno detto che Bayahibe è pericolosa, c’è tanta povertà e non bisogna uscire dal villaggio”. Il solito terrorismo psicologico da parte spesso degli stessi tour operator. Perché se uno esce, ovvio che compera fuori dove i prezzi sono più bassi. O la solita gente che parla a vanvera senza mai aver vissuto il Paese ma per sentito dire. Ecco cosa penso e la mia esperienza personale.
Un piano strategico interesserà la provincia di Montecristi, in Repubblica Dominicana, un’area ricca di storia e bellezze naturalistiche. Si tratta infatti di una zona con grandi potenzialità ma finora poco interessata dal turismo. Il Consiglio nazionale per la competitività sta infatti lavorando a un progetto di sviluppo della provincia di Montecristi finanziato dal Banco interamericano di sviluppo (Bid) nell’ambito del Fondo per la competitività (Fondec), in collaborazione con il Cluster turistico di Montecristi. L’obiettivo è quello di sviluppare e far conoscere quest’area ricca di storia e di bellezze naturalistiche ancora tutte da scoprire.