Anche la Repubblica Dominicana al No Frills di Bergamo, il 29 e il 30 settembre, uno degli eventi più significativi B2B per il mercato turistico italiano e che ha abbracciato aggiornamenti sui trend turistici, incontri con buyer e seller nazionali e internazionali, workshop soprattutto sul web, e tanto altro. E con l’evento, l’Ente del turismo della Repubblica Dominicana ha riacceso il focus su Samana con volo diretto e su un tipo di turismo ecoresponsabile.
In questi giorni molti mi hanno chiesto se Santo Domingo è pericoloso. Gli ultimi, una coppia di clienti che è partita proprio ieri mattina per l’isola: “Mi hanno detto che Bayahibe è pericolosa, c’è tanta povertà e non bisogna uscire dal villaggio”. Il solito terrorismo psicologico da parte spesso degli stessi tour operator. Perché se uno esce, ovvio che compera fuori dove i prezzi sono più bassi. O la solita gente che parla a vanvera senza mai aver vissuto il Paese ma per sentito dire. Ecco cosa penso e la mia esperienza personale.
Il Governo dominicano ha deciso di investire in termini turistici, e senza intaccare le numerose aree protette e nel rispetto assoluto dell’ambiente, nella zona sud ovest dell’isola, ovvero nella provincia di Pedernales, che vanta una costa di circa 14 chilometri. L’obiettivo è quello di creare un’offerta completa per attrarre più visitatori nella zona ancora poco nota per la mancanza di infrastrutture e servizi, nonostante le sue bellezze naturalistiche uniche al mondo.
Un piano strategico interesserà la provincia di Montecristi, in Repubblica Dominicana, un’area ricca di storia e bellezze naturalistiche. Si tratta infatti di una zona con grandi potenzialità ma finora poco interessata dal turismo. Il Consiglio nazionale per la competitività sta infatti lavorando a un progetto di sviluppo della provincia di Montecristi finanziato dal Banco interamericano di sviluppo (Bid) nell’ambito del Fondo per la competitività (Fondec), in collaborazione con il Cluster turistico di Montecristi. L’obiettivo è quello di sviluppare e far conoscere quest’area ricca di storia e di bellezze naturalistiche ancora tutte da scoprire.
Il cacao della Repubblica Dominicana è tra i migliori al mondo. Parola di Silvio Bessone, tecnologo ed esperto in produzione del cioccolato, consulente internazionale per progetti solidali ed eco-compatibili in diversi Paesi del mondo. Ho conosciuto il suo cioccolato all’ExpoMilano 2015 (La cucina dominicana a Expo Milano 2015), non pensavo esistesse la tavoletta di cioccolato della Repubblica Dominicana. E invece esiste. Ed è prodotta da Silvio Bessone nella sua Fabbrica del cioccolato nel Santuario di Vicoforte, in provincia di Cuneo.
Aprirà il 21 dicembre il Viva Wyndham Resort di Samana (solo per adulti) con volo diretto Neos all’aeroporto El Catey dell’omonima penisola. È stato annunciato alla stampa mercoledì 30 settembre, presso la sede di Francorosso di via Sebenico 7/a a Milano, da Neyda Garcia, direttrice dell’Ente del Turismo della Repubblica Dominicana, e dai rappresentanti del tour operator Francorosso – Alpitour World e della compagnia Neos Air. E fino al 15 ottobre puoi partecipare al concorso organizzato dall’Ente del turismo dominicano per vincere due biglietti Neos per Samana in Repubblica Dominicana.
La Repubblica Dominicana è un vero e proprio paradiso per gli amanti dello sport, infatti la Repubblica Dominicana è considerata una meta ideale per fare sport. Grazie alle sue acque multicolore, si possono infatti praticare windsurf (nel nord dell’isola), vela, snorkeling, pesca sportiva, immersioni. Ma anche tennis, polo, mountain bike, canyoning, rafting, scalata, equitazione, quad e golf. E proprio dal 5 al 10 settembre si svolgerà la seconda edizione del Dominican Republic Golf Travel Exchange, ovvero l’importante Fiera internazionale del golf a Casa de Campo.
La chiusura dell’Ambasciata italiana in Repubblica Dominicana ha causato un ginepraio. Mille voci, diverse informazioni, vere e false, ma tant’è: gli italiani che vivono nell’isola caraibica, residenti e non, e i cittadini dominicani che devono richiedere il visto per l’Italia non sanno più come muoversi, abbandonati a se stessi. Presto però in capitale dovrebbe materializzarsi il Consolato Generale Onorario che darà così assistenza ai tanti connazionali che vivono nell’isola caraibica.