stand della repubblica dominicana con staff durante la fiera bit dove si è parlato di ecoturismo a santo domingo

Ecoturismo a Santo Domingo: lo dice la Bit 2015

Nel 2014, l’Italia si è aggiudicata il quinto posto (è preceduta da Belgio, Spagna, Inghilterra e Germania, che è al primo posto) tra i mercati europei che soddisfano turismo verso i Caraibi. E secondo le cifre della Banca Centrale gli arrivi via aerea in Repubblica Dominicana sono stati il 2,4 per cento (circa 82mila) in più rispetto allo scorso anno. La Romana-Bayahibe ha registrato il 54,1% di turisti provenienti dall’Italia, mentre il 37 per cento è arrivato all’aeroporto di Santo Domingo. Ma ora, secondo la Bit, Borsa internazionale del turismo, 2015, si aggiunge anche l’ecoturismo a Santo Domingo (leggi anche il post Repubblica Dominicana alternativa: ranchos e lodges).

La Romana-Bayahibe: una zona troppo battuta

Sono alcuni dati emersi durante la Bit che si è tenuta a Milano dal 12 al 14 febbraio. “La zona La Romana-Bayahibe è una zona turistica oramai nota e battuta perché promossa dai tour operator. Noi continueremo a puntare invece sulla capitale Santo Domingo e a spingere l’ecoturismo nelle zone di Barahona, Puerto Plata, Samana, Cabarete e Sosua, mete ideali per chi pratica surf” ha detto Soraya Carron dell’Ente del turismo dominicano con sede in piazza Castello a Milano.

Ecoturismo a Santo Domingo

Ho vissuto in Repubblica Dominicana un anno esatto e mi sento di affermare che la vera Repubblica Dominicana non è certo Bayahibe: troppa turistica, troppo cara, troppi italiani. Certo Bayahibe ha un mare stupendo, la spiaggia è tra le più belle dei Caraibi. Ma in Repubblica Dominicana non c’è solo il mare o comunque il mare di Bayahibe. Ci sono tante altre meraviglie che vale la pena visitare.

Jarabacoa e Constanza

Per esempio, a me piacciono tantissimo le zone di Jarabacoa e Constanza. Non sembra di essere ai Caraibi perché si trovano nell’entroterra e si raggiungono attraversando montagne e parchi naturali e percorrendo anche curve molto tortuose. Hai presente il cartone animato Heidi? Ti ricordi le montagne verdi e le caprette che ti fanno ciao ciao? Ecco, ti sembrerà di essere nel cartone animato Heidi! Si tratta di zone dove a farla da padrone è l’ecoturismo: non nuoterai nel Caribe ma in fantastiche e maestose cascate, non soggiornerai in villaggi e resort da catalogo, ma in semplici hotel o in ranchos (per esempio il Rancho Olivier per un’esperienza rurale in Repubblica Dominicana), e potrai fare trekking, parapendio, visitare le fabbriche del caffè, del latte e tanto altro…

Da Barahona a Puerto Plata fino alla capitale

Poi c’è tutta la costa sud ovest, ovvero Barahona e Pedernales con le spiagge selvagge degne del film Paradise come playa Las Aguillas (leggi i post Ecoturismo a Barahona: altri nuovi percorsi naturalistici). E poi c’è il nord, con Montecristi che lo trovo delizioso, ordinato (ci sono perfino le strisce pedonali!), tranquillo; con Puerto Plata (leggi i 5 buoni motivi per fare una vacanza a Puerto Plata), secondo me un buon compromesso perché offre molto da ogni punto di vista senza però essere caotica come la capitale; e con Cabarete e Sosua che a me non piacciono per niente, troppi locali alla Rimini, però mete ideali per gli amanti del surf. E poi c’è appunto la capitale, Santo Domingo, che ha tutti i pregi di una capitale, ma dove io non vivrei mai perché per me non ha senso andare a vivere ai Caraibi per poi trovarsi in mezzo al traffico caotico.

Presenti alla Bit, le compagnie aeree Blue Panorama e Neos, che si confermano leader sulla Repubblica Dominicana e in generale sui Caraibi.

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Foto: @ Daniela Larivei